Prosegue, per i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Via Tacito, il percorso dentro l’affascinante mondo del linguaggio cinematografico, iniziato a dicembre con la visione del film “Il ragazzo e la tigre”, questa volta, però, nel ruolo di giurati, all’interno della sezione “Corti Young” del Festival Internazionale del Cinema di Civitanova Marche. Ad essere coinvolti, questa mattina, sono stati gli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria e quelli delle classi prime della Scuola Secondaria di Primo grado, nell’ambito del Progetto Continuità. I ragazzi, dopo aver assistito alla proiezione degli otto splendidi cortometraggi in gara, sono stati chiamati ad esprimere il loro gradimento, al termine di ciascuna proiezione, attraverso l’attribuzione del proprio voto. La sera del 24 giugno, insieme ai vincitori delle diverse sezioni del Festival, sarà decretato il successo della nuova rassegna destinata ai più giovani, grazie proprio alle preferenze espresse dai nostri alunni. Tutti i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo ed attenzione e, consapevoli dell’importante ruolo affidato loro dagli organizzatori del Festival, Michele Fofi e Peppe Barbera, hanno seguito con interesse, curiosità e impegno le diverse proiezioni che si sono susseguite, una dopo l’altra, con
ritmo vivace e coinvolgente. E’ stata per tutti un’esperienza formativa stimolante e divertente, che ha incontrato il favore di tutti e che, attraverso il raffinato linguaggio dell’immagine, immediato e accattivante, ha saputo intrattenere e al contempo trasmettere importanti messaggi di grande valore educativo; primo fra tutti il valore della resilienza, ossia la capacità di lottare, combattere e resistere alle avversità, ai venti contrari, alle forze che vorrebbero farci soccombere, ma che invece, grazie al lavoro di squadra , alla solidarietà, all’altruismo, alla tenacia del singolo e del gruppo, possono essere dominate e sconfitte. Anche laddove la guerra sembra annientare qualsiasi espressione di umanità, il dono della speranza, rappresentata dall’uovo che il protagonista di “Hope” stringe tra le mani, non può mai venir meno. Questo il filo conduttore che ha legato le diverse proiezioni in gara, unitamente ad altri significati particolarmente rilevanti, per la loro attualità, come il rapporto uomo natura, il senso di protezione per i luoghi in cui viviamo, l’inclusività, la genitorialità, l’amicizia profonda che lega i bambini agli animali. Notevole anche il valore estetico delle immagini, caratterizzate da un grande impatto cromatico e in grado di
esprimere con il loro tratto poetico, la loro bellezza e la particolare espressività dei diversi personaggi, sentimenti ed emozioni che hanno suscitato grande empatia e intensa partecipazione da parte di tutti. In definitiva si è trattato di un’altra bella iniziativa che ha contribuito all’arricchimento culturale e umano dei nostri ragazzi e li ha avvicinati alla conoscenza del cortometraggio, un genere cinematografico forse meno conosciuto, rispetto al film tradizionale, ma altrettanto potente, efficace e coinvolgente nella narrazione di storie e nel suscitare sentimenti ed emozioni.