Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che si celebra il 27 gennaio di ogni anno, data della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, avvenuta nel 1945; è stata istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 2005, per commemorare le vittime dell’Olocausto, affinché terribili tragedie come questa, che ha segnato uno dei momenti più bui della storia umana, non abbiano mai più a ripetersi.

Per la comunità scolastica del nostro Istituto questa ricorrenza rappresenta sempre un momento molto importante e sentito, per raccogliersi intorno ai principi sui quali si fondano le società democratiche, i soli che possono assicurare un futuro di progresso e di speranza per l’umanità. Anche quest’anno è stata un’occasione preziosa per riflettere insieme sui valori della fratellanza, della giustizia, della pace, dell’altruismo, attraverso molteplici linguaggi e varie proposte didattiche, adatte alle differenti età e sensibilità dei bambini, per acquisire, sin da piccoli, la cultura del Bene, della tolleranza, del rispetto reciproco, nel rifiuto di ogni forma di discriminazione e ingiustizia.

Molte le storie, le testimonianze, i racconti proposti nelle diverse classi che hanno attirato l’attenzione dei bambini e suscitato grande interesse e curiosità; alcuni di carattere più simbolico e metaforico, altri, invece, incentrati principalmente sulla narrazione delle azioni compiute da coloro che, nonostante il rischio della propria vita, mentre la guerra infuriava, hanno deciso di compiere gesti di umanità che hanno salvato innumerevoli vite. I bambini hanno partecipato con grande coinvolgimento a tutte le attività proposte, condividendo con i compagni e gli insegnanti profonde riflessioni, pensieri, emozioni e sentimenti che hanno dato vita, come sempre, ad innumerevoli e splendide produzioni, piene di fantasia e creatività.

Le esperienze vissute insieme sono state, ancora una volta, un’occasione importante per crescere insieme come cittadini e cittadine e speriamo possano aver contribuito a far germogliare “il piccolo ma prezioso seme della fratellanza e del rispetto delle diversità”, da coltivare con cura a scuola, nelle nostre famiglie e nelle comunità dove ciascuno di noi è chiamato a vivere e ad operare quotidianamente.